Saronno 6 maggio 2025 – Intervenendo al convegno “Salute e ospedale: le scelte decisive per il futuro” Rienzo Azzi, candidato sindaco del centrodestra unito, ha dichiarato:
“In questa campagna elettorale non si confrontano dei candidati sindaci ma due visioni, due culture profondamente diverse: quella della gioia contro quella della tristezza, quella del buon senso contro quella del salottismo radical chic che è ormai caratteristica culturale della sinistra. Lo vediamo bene parlando di sanità. Ho sempre pensato che un ospedale vero deve dare risposte alle malattie oncologiche e cardiache. Quando ero in Regione mi ero attivato per far giungere l’emodinamica a Saronno e c’era già l’accordo politico e anche il luogo fisico. Poi un’indagine giudiziaria nei confronti dei vertici dell’azienda ospedaliera conclusa anni dopo con un nulla di fatto bloccò tutto. E’ con grande soddisfazione dunque che registro la disponibilità di Gianfranco Librandi a raccogliere con la sua Fondazione i fondi necessari per dotare il nostro ospedale di questo servizio salvavita, indispensabile per il nostro territorio. Apprezzo anche la disponibilità manifestata da Emanuele Monti a nome della Regione ad attivarsi in tal senso. Noi non facciamo promesse a vuoto quindi ci sarà molto da lavorare per raggiungere il risultato ma se i saronnesi mi sceglieranno come sindaco ci metterò tutto l’impegno e le energie necessarie. L’attenzione al nostro ospedale è nei numeri che sono stati illustrati: oltre 20 milioni stanziati e già quasi tutti spesi per potenziare le infrastrutture, 78 assunzioni di cui 22 medici solo l’anno scorso con un saldo attivo di 44 unità. Un percorso iniziato con il Sindaco Fagioli e che da medico prima che da politico porterò avanti convintamente. Le condizioni ci sono tutte: a differenza di quanto dice il centro sinistra: la costruzione del nuovo ospedale unico di Malpensa che sostituirà quelli di Busto e Gallarate non solo non danneggerà Saronno ma rilancerà il ruolo del nostro presidio. E’ pericoloso continuare a lanciare allarmi ingiustificati e gettare dubbi sul futuro del nostro ospedale invece di fare proposte come abbiamo fatto noi, perché così lo si rende meno attrattivo per i pazienti e per il personale sanitario. Dobbiamo quindi parlare bene del nostro ospedale e lavorare per renderlo sempre migliore.
Per l’Ufficio Stampa
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