mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Fondo crediti di dubbia esigibilità

In tempi difficili occorrono decisioni forti. Se Saronno non ne ha bisogno, secondo l’Amministrazione in carica, significa che la situazione per famiglie e imprese non è drammatica.

In un recente articolo dal titolo “Mancati pagamenti, cresce la riserva”, si legge che il Comune ha messo a Bilancio un milione di euro nel Fondo crediti di dubbia esigibilità per far fronte alla crisi da Covid, accantonando con il Rendiconto 2020 maggiori fondi a tutela dei mancati pagamenti legati a Tari e delle multe non pagate a causa della pandemia.
Mi permetto di fare alcune considerazioni come se stessi chiacchierando ad alta voce.
Riprendendo l’artico si dice che il Comune ha accantonato 1.000.000,00 di euro nel Fondo crediti di dubbia esigibilità, ma, mi si permetta, questa manovra era scontata, invece la vera notizia sarebbe stata il non accantonare buona parte della somma nel Fondo, destinando quindi una cifra molto più cospicua rispetto a quanto fatto, alle necessità dei concittadini.
So di ripetermi, ma i passaggi sono importanti.
Nel Consuntivo 2019 noi spostammo 1.200.000,00 dal Fondo crediti dubbia esigibilità in Avanzo libero per far fronte, se necessario, alle mancate entrate secche (multe, parcheggi ecc…) in attesa di conoscere l’ammontare del Fondo covid che lo Stato ci avrebbe trasferito.
Visto che nel Bilancio Consuntivo 2021 l ‘attuale Amministrazione ha coperto con parte del Fondo Covid, le mancate entrate secche del 2020, il 1.200.000,00 euro da noi trasferito dal Fondo crediti di dubbia esigibilità come su scritto, poteva o essere rimesso tutto nel Fondo crediti oppure essere mandato, in parte, in Avanzo libero per poterlo utilizzare per le necessità derivanti dalla pandemia.
Ovviamente “il quanto” doveva essere una decisione politica.
Vero è che si deve accantonare al Fondo crediti di dubbia esigibilità una cifra idonea che tenga conto della media dell’andamento degli incassi dei residui attivi degli ultimi 5 anni, ma nel Bilancio Previsionale 2020 era già stato previsto di destinare per il Fondo una somma di ben 700.000,00 euro.
In pratica il 1.000.000,00 di euro accantonato, che era parte del 1.200.000,00 da noi spostato durante l’emergenza, più 700.000,00 euro, sono stati tutti destinati nel Consuntivo 2020 al Fondo crediti di dubbia esigibilità, portando il totale del Fondo a 4.630.000,00 euro.
Matematicamente mancano però 200.000,00 euro. (1.200.000,00 +700.000,00 = 1.900.000,00, invece la cifra sommata al Fondo esistente è di 1.700.000,00).
Questi 200.000,00 euro dove sono finiti? Nell’Avanzo Libero.
Ma allora una domanda si impone. Se era così essenziale accantonare al Fondo crediti di dubbia esigibilità tutta la somma, in questo caso 1.200.000,00 più 700.000,00, perché 200.000,00 euro sono finiti nell’Avanzo libero?
Questa, se ce ne fosse bisogno, è la prova che il Fondo crediti di dubbia esigibilità poteva essere rimpinguato con una cifra inferiore facendo confluire maggiori risorse per le spese covid rispetto ai soli 200.000,00 euro.
E lo dice un ex Assessore che aveva “la fissa” circa le cifre da destinare ad inizio anno per il Fondo, visto che, come si rileva dai bilanci, a fine anno, nel Consuntivo, aumentavo sempre tali cifre originando alla fine un Fondo numericamente importante.
Però in questo momento storico devastante per famiglie e attività, forse andavano fatte altre valutazioni e conseguentemente delle scelte coraggiose destinando in Avanzo libero delle cifre molto più corpose.
Come hanno ripetuto tutti, non ultimo il Presidente Draghi, in tempi difficili occorrono decisioni forti, se non è così vuol dire che, secondo l’Amministrazione in carica, e lo dico con piacere per i cittadini saronnesi, la situazione per le famiglie e le realtà produttive e di servizi, non è drammatica.
PierAngela Vanzulli Lega Lombarda Saronno