venerdì, Aprile 26, 2024
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DDL Zan una “urgenza” inventata, pericolosa e mai affrontata in commissione

In un periodo storico così delicato le urgenze dovrebbero essere ben altre, vista la crisi economica che sta affliggendo famiglie ed esercizi commerciali

Urgenza!

Questa parola è stata citata più volte dai consiglieri comunali di maggioranza durante la discussione della mozione a sostegno del DDL Zan.
Credo che in un periodo storico così delicato le urgenze dovrebbero essere ben altre, vista la crisi economica che sta affliggendo famiglie ed esercizi commerciali.
Prendiamo atto che questa sera i consiglieri di maggioranza non siano nemmeno riusciti a condividere tra loro un testo, prima della discussione in consiglio comunale; risultato, confusione e caos più totale, su una tematica che è già complessa di suo a livello nazionale.
Tornando alla mozione, a differenza di quanto sostengono dai banchi della maggioranza, io ritengo il DDL Zan potenzialmente pericoloso in quanto si andrebbe a minare il libero pensiero, incentivando di conseguenza l’autocensura. La paura di potersi esprimere liberamente, credo sia una condizione assurda e inaccettabile per un paese democratico, in quanto nello stesso ddl Zan viene menzionato il fatto discriminatorio, ma questo fatto non è qualcosa di definito, quello che per me potrebbe essere la normalità, per altri potrebbe essere lesivo.
Per esempio, se insegno ai miei figli che ogni bambino ha diritto ad una mamma ed un papà, sono omofobo? Posso essere denunciato da qualche docente perché i miei figli sosterranno a scuola che secondo il loro papà la famiglia è composta da un padre ed una madre? O addirittura potrebbero intervenire gli assistenti sociali? A questo punto, onde evitare spiacevoli conseguenze, dovrei iscrivere i miei figli ad una scuola cattolica, nella speranza che anche qui non si cominci ad imporre l’insegnamento gender.
Ho sempre condannato qualsiasi forma di violenza, non sono affatto omofobo e non sono ostile alle persone omosessuali, come non sono ostile alle persone disabili, piuttosto che a persone appartenenti ad etnie e religioni differenti dalle mie origini, dalla mia cultura e dalle mie convinzioni, ma fare una legge dove possa esistere anche una sola remota possibilità di essere portato in tribunale perché il mio pensiero è stato interpretato in qualche modo e a discrezione di qualcun altro, questo sì che lo trovo discriminatorio, pericoloso e lesivo nei confronti di chi viene mal interpretato.
Tutte le forme di violenza devono essere condannate senza se e senza ma, sono anni che essendo leghista subisco continui attacchi discriminatori nei miei confronti, per anni la mia famiglia ogni 25 aprile era in ansia per la mia partecipazione al corteo cittadino, dove puntualmente il nostro gruppo veniva attaccato e minacciato, anche queste sono forme di violenza, quindi bene alla condanna, ma la libertà di espressione deve rimanere tale.
Mi chiedo invece come mai questa tematica non sia stata affrontata in commissione pari opportunità prima di approdare in consiglio comunale. Dove sono la condivisione, la trasparenza e la volontà di dialogare con tutte le forze politiche cittadine, tanto sbandierate in campagna elettorale. Inizialmente credevo fosse semplicemente una smania di protagonismo dei tre firmatari della mozione, ma da come è andata la serata, quello che si è capito è che questa maggioranza non sia così tanto unita come si voglia far credere, lo spettacolo a cui abbiamo assistito credo sia stato imbarazzate per tutto il consiglio comunale stesso, e mi auguro che in futuro figuracce di questo genere non si debbano più ripetere, perché la condivisione e l’importanza delle commissioni avrebbe evitato questa figuraccia al Sig. Sindaco e a tutta la sua squadra.

Claudio Sala Lega Lombarda Saronno