giovedì, Marzo 28, 2024
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Lo scriteriato sabato del Criterium Saronnese

Passare da una competizione internazionale centenaria – la Tre Valli Varesine –  a una regionale equivale a passare dalla serie A al torneo degli oratori cittadini

La montagna ha partorito il topolino.
È ciò che mi viene da pensare riguardo al criterium tenutosi nella giornata di sabato e, per estensione, all’azione della sgangherata amministrazione Airoldi in materia sportiva, che si dimostra ancora una volta alquanto raffazzonata.
Ci hanno parlato di una competizione sicuramente bellissima fin dall’annuncio – per la verità avvenuto sottovoce – in occasione dell’unica riunione della commissione sport tenutasi ad oggi, in data 3 maggio – alla faccia della partecipazione – raccontandoci di una competizione spettacolare.
Onestamente a vedere le immagini dei malcapitati atleti partecipanti, si è verificata povera.
Innanzitutto scarsa affluenza di pubblico. Al netto della zona di arrivo, dove qualcuno presente c’era, le altre zone del percorso erano deserte: sembrava più una delle manifestazioni a porte chiuse cui la pandemia ci ha abituato. C’è da dire che anche il percorso non ha aiutato. Chi mastica un po’ di ciclismo, sa che lo spettacolo è figlio della lotta per il risultato, che spesso si ha in occasione di salite impegnative per lunghezza e pendenza, dove si assiste a scatti, attacchi e contrattacchi.

Che spettacolo ci si può aspettare da un percorso totalmente pianeggiante? Percorso che, nel caso del criterium, è apparso veramente poca cosa: due rettilinei lunghi, intervallati da qualche curva. Tutto qua. Senza nemmeno poter regalare immagini da cartolina della nostra città: a che pro chiudere via Varese fino alla rotonda che incrocia via Volonterio, per non far passare la corsa di fronte al Santuario? Non sarebbe stato un bello spot per la città, il passaggio dei ciclisti di fronte a una della attrazioni artistiche della città?
Fanno anche rumore l’assenza e il silenzio del presidente della commissione sport Puzziferri: lui che non perde mai occasione di incensare le disastrate iniziative sportive di questa amministrazione, dov’era? E dov’era tutta OS? Niente selfie questa volta?

Ora, sarebbe il caso che questa disorganizzata, incompetente amministrazione per una volta dica come stanno le cose: pretendere di far passare quanto è stato visto sabato pomeriggio come un evento di rilevanza nazionale, è malafede. Innanzitutto la Federazione Ciclistica Italiana lo ha classificato come evento regionale. Passare da una competizione internazionale centenaria – la Tre Valli Varesine –  a una regionale equivale a passare dalla serie A al torneo degli oratori cittadini, oltre che essere un discreto insulto all’intelligenza, nel momento in cui si cerca di mettere i due eventi sullo stesso piano.
Forse Airoldi e i suoi devono scendere a patti col fatto che per organizzare un evento di richiamo nazionale e oltre ci vuole molto più Criterium.

Stefano Morandin Lega Lombarda Saronno