venerdì, Dicembre 6, 2024
Cultura, lingua locale e storia

Influenza della magnanima delibera?

Mi piacerebbe sapere come pensa il Sindaco Airoldi che un film biografico possa fare da volano, dal punto di vista del marketing territoriale, trasformando Saronno in un punto di interesse turistico

Stefano Morandin

Il pudore ormai non è più di casa a Saronno.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizia della conclusione dell’ultima fatica del cineasta più curioso e chiacchierone della nostra città: Luciano Silighini Garagnani.

Fin qui non ci sarebbe nulla da commentare, se non che leggendo quanto il nostro ha comunicato alla stampa locale si notano due elementi: sperticate lodi alla lungimiranza (e se lo dice Silighini…) della giunta Airoldi e una vena polemica, trita e ritrita, verso la precedente amministrazione rea di non essere troppo moderna e di essere troppo orientata alla sagra della salamella. Evidentemente l’amministrazione Fagioli ancora agita i sogni del cineasta genovese, visto che non perde occasione di lanciarsi in fantasiose accuse: ecco cosa succede a non apprezzare un così fine talento cinematografico!

Se si vuole scoprire, invece, il motivo delle sperticate lodi all’amministrazione basta fare una ricerca nell’albo pretorio.

Il film, infatti, prevedeva delle scene nelle sale di villa Gianetti e Nevera e, essendo un’attività a scopo di lucro, avrebbero dovuto essere affittate dietro pagamento da parte della produzione del film. La giunta Airoldi ha valutato che la produzione avrebbe potuto essere uno strumento di promozione del territorio saronnese concedendo, con delibera n.7 del 03.02.2022, il patrocinio oneroso del valore di 1.518,00 €. In sostanza il nostro cineasta non sborsa un euro per l’affitto, che diviene gratuito, delle sale.

Vorrei far notare che l’affitto delle sale in Villa Gianetti non è considerato gratuito nemmeno per le associazioni culturali locali che ne fanno richiesta (salvo caso di patrocinio oneroso). Mi piacerebbe sapere come pensa il Sindaco Airoldi che un film biografico possa fare da volano, dal punto di vista del marketing territoriale, trasformando Saronno in un punto di interesse turistico: non credo che questo film, per quanto possa essere ben fatto, induca delle persone a voler visitare Saronno! Chissà anche quale sarà il pensiero di cittadini e associazioni culturali locali.

Viene il legittimo dubbio: non è che le sperticate lodi del cineasta genovese siano dovute a questa magnanima delibera?

Stefano Morandin – Lega Lombarda Saronno