sabato, Luglio 27, 2024
UrbanisticaAmbiente e territorioPrima Pagina

Isotta Fraschini – il fallimento in tre punti

Le parole dell’ing. Gorla a Radio Orizzonti aprirebbero un sacco di discorsi che per esigenze comunicative riassumiamo in tre punti fondamentali.

Fratelli coltelli, si direbbe in ambiti meno istituzionali.
Quello che pare uno scandalo preparato, e onestamente preannunciato, potrebbe travolgere l’amministrazione Airoldi: l’Ing. Gorla ha sparato ad alzo zero sull’amministrazione saronnese, senza badare a conseguenze … o forse mirando proprio a queste.
“Mala tempora currunt” per Saronno e la sua giunta: i giorni rischiano di incupirsi come le giornate autunnali, che inevitabilmente portano all’inverno. Le parole dell’ing. Gorla a Radio Orizzonti aprirebbero un sacco di discorsi che per esigenze comunicative riassumiamo in tre punti fondamentali.

Il primo vede la realtà delle cose, i dati di fatto, l’incontrovertibile: uno dei maggiori sponsor dell’amministrazione è per vie legali contro la giunta che egli stesso ha supportato ben prima della campagna elettorale. Il suo progetto non sta dando i frutti entro i tempi sperati, l’amministrazione non sta rispondendo secondo i criteri desiderati, e quindi il progetto è in stallo, anzi, cancellato. Peccato. Sì peccato perché Brera a Saronno sarebbe piaciuta a tutti. Peccato perché ogni bonifica e ogni riqualificazione significa ridare porzione della città ai saronnesi. Peccato perché le suggestioni, quelle belle, fanno sperare un po’ tutti.

Il secondo vede le ombre proiettate sull’endorsment della “Saronno Bene Comune” all’attuale amministrazione: quanto del sogno dato in pasto ai saronnesi fosse realizzabile e quanto invece fosse solo un tentativo di business mal celato? Quanto del progetto è stato complicato da leggi e piani urbanistici che non devono tenere conto dell’accurata e seducente operazione elettorale, e quanto da una diversa volontà politica che avrebbe tradito accordi non scritti? In sintesi, quanto di questa riqualifica fosse puro marketing e quanto invece resta realizzabile, è forse difficile determinare, anche se le dichiarazioni dell’Ing. Gorla, le risposte del Sindaco e le bonifiche del terreno un tanto al chilo, sembrerebbero determinare una sentenza.

Il terzo vede le collodiane promesse elettorali di cui quest’amministrazione si è resa protagonista dal giorno del suo insediamento ad oggi: l’etichetta di “Sindaco Cementificatore” appiccicata a forza su Alessandro Fagioli e sulla sua giunta, è stata un’operazione atta a squalificare le opere di riqualificazione reali che la precedente amministrazione ha realizzato nel concreto per la nostra città, riconsegnando al verde pubblico il 60% di ogni area, totalmente bonificate al massimo delle stime di legge. Invece la macchina del fango del pinocchio Airoldi non ha guardato più in là del suo lunghissimo naso, promettendo le Bella Arti a Saronno, parchi chilometrici e unicorni colorati, per poi incagliarsi, alla prova dei fatti, negli ostacoli fattivi di tante promesse irrealizzabili. Scontentando per primi i diretti interessati, che, a ragione o a torto, hanno fatto affidamento su una giunta che in due anni non è riuscita a mantenere nemmeno un millesimo di quanto millantato in campagna elettorale. E infatti i legali parleranno tra di loro, mentre tutti i saronnesi, a partire da quelli più svegli, cominciano a rendersi conto di essere stati presi in giro da chi ha il naso lungo, e le gambe ancora più corte di una vista millimetrica.

Il dubbio politico resta su quale fratello abbia sferzato il primo fendente all’altro, se l’amministrazione con l’applicazione della legge, o il diretto interessato con le dichiarazioni rilasciate. Da parte nostra resta l’amarezza nel vedere la gestione della nostra città lasciata in mani fallimentari, di chi senza arte né parte gioca con il futuro di Saronno su bugie elettorali che si smascherano da sole nel tempo.
Nove riqualificazioni in cinque anni, fatte a norma di legge con più della metà del territorio riconsegnato a verde pubblico, dovrebbero parlare da sole, ma in questo mondo fatto di “paesi dei balocchi” e inesorabili “Mangiafuoco”, è bene ricordare i meriti infangati e le promesse disattese. Perché se il tempo è galantuomo, la memoria, a volte, gioca brutti scherzi.

Segreteria Politica Lega Lombarda Saronno