Pierangela Vanzulli. Bocciato il bilancio
Pierangela Vanzulli: “Bilancio previsionale, più un proclama politico che un piano per la città“
Secondo il consigliere comunale Pierangela Vanzulli, il bilancio previsionale del Comune di Saronno sarebbe più un manifesto politico che un vero strumento di gestione delle risorse. “Ci sarà sempre una giustificazione tecnica per lo spostamento di fondi tra i vari capitoli di bilancio, ma la realtà è che queste scelte riflettono una precisa volontà politica”, afferma Vanzulli.
L’accusa principale riguarda la destinazione delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, che dovrebbero finanziare gli investimenti e le opere pubbliche. Nel bilancio, però, una parte di queste risorse viene destinata alla spesa corrente. “Se questi fondi vengono sottratti ai lavori pubblici, come si finanzieranno le opere previste? Con nuovi mutui, che generano interessi passivi, o semplicemente non si faranno?”, si chiede Vanzulli, ritenendo più probabile la seconda ipotesi.
Il consigliere critica inoltre la scelta di non tagliare alcune spese, in particolare quelle destinate alla cultura e al sociale. “Se si utilizzano a spesa corrente gli oneri di urbanizzazione vuol dire che si ha bisogno di queste risorse allora perché per esempio non ridimensionare il budget per la cultura? Questo non significherebbe penalizzare le proposte e tarpare le ali a chi desidera conoscere, ma semplicemente rendere la spesa più sostenibile”. È come in una famiglia, ci sono momenti in cui vanno fatte scelte e rinunce.
Ma soprattutto nessuno ha considerato che i trasferimenti per il periodo post Covid sono finiti e quelli per i Pnrr in parte dovranno essere restituiti. Il periodo delle elargizioni a pioggia largheggiando sta finendo.
Poi si tornerà ai nostri 30 mila euro per la cultura. Perché a noi non interessava? No, era che NON C’ERANO RISORSE E LE POCHE ANDAVANO CONVOGLIATE NELLE URGENZE E NECESSITÀ PRIMARIE.
Ancora più critica la posizione sul welfare: “Il passaggio da 6-7 milioni a 10 milioni per il sociale non significa necessariamente che prima si aiutava di meno, ma che la povertà e il disagio stanno aumentando in città”. Secondo Vanzulli, questa crescita di spesa sarebbe la dimostrazione dell’incapacità dell’amministrazione di prevenire e gestire il problema. “E’ sacrosanto aiutare ci mancherebbe. Però la realtà sotto gli occhi di tutti dice che le dipendenze e microcriminalità aumentano, tutto è collegato. Il vero segnale di un intervento efficace sarebbe una riduzione della spesa sociale, non il suo continuo incremento”.
L’affondo finale è diretto: “Alla fine, sembra contare di più raccogliere consensi che lavorare davvero per il bene della città. E questo bilancio ne è la prova”.