Lega Lombarda Saronno: Lucia Castelli (Lega): ex Isotta Fraschini
Lucia Castelli (Lega). Ex Isotta Fraschini: un progetto che tradisce l’interesse pubblico della città
Il progetto di riqualificazione dell’area ex Isotta Fraschini, anziché rappresentare una reale occasione di sviluppo per Saronno, si sta rivelando l’emblema di un’amministrazione incapace di definire quale sia l’interesse pubblico della città.
Parliamo di un’area strategica, centrale, decisiva per il futuro urbanistico ed economico di Saronno. Eppure l’amministrazione comunale ha scelto di rinunciare a una visione complessiva, accontentandosi di un intervento chiuso, autoreferenziale e slegato dai bisogni reali della comunità.
Nel merito:
1) Quartiere Matteotti: occasione mancata di integrazione urbana
Da sempre il quartiere Matteotti è separato dal resto della città. L’ex Isotta Fraschini rappresentava l’occasione storica per ricucire questa frattura urbana e integrare finalmente il quartiere nel tessuto cittadino.
L’amministrazione ha invece avallato un progetto che accentua l’isolamento: nessun passaggio, nessuna connessione, nessuna vera apertura dell’area al resto di Saronno. Una scelta che dimostra l’assenza totale di una visione pubblica.
2) Viabilità ignorata, problemi scaricati sui cittadini
Il traffico che congestionerà ulteriormente via Varese, via Milano e le zone limitrofe viene semplicemente ignorato.
La riqualificazione dell’ex Isotta Fraschini avrebbe potuto – e dovuto – prevedere nuovi assi viari per alleggerire la pressione del traffico. Invece nessuna strada, nessuna soluzione concreta per la viabilità.
Si preferisce sbandierare la “mobilità dolce” come fiore all’occhiello del progetto, scaricando però i problemi reali della mobilità sulle spalle dei cittadini che già oggi subiscono code e congestioni.
3) Un parco che pubblico non è
Mentre si riempiono i comunicati di parole come “rigenerazione urbana” e “spazi verdi”, nell’area ex Isotta Fraschini sorgerà un parco che, nei fatti, pubblico non è.
La sua collocazione all’interno del comparto lo renderà uno spazio verde chiuso tra gli edifici, di fatto riservato ai futuri residenti e difficilmente fruibile dalla cittadinanza. Un parco “privato ad uso pubblico” che tradisce il concetto stesso di interesse collettivo.
4) Stazione ferroviaria: il grande assente del progetto
La stazione di Saronno, uno dei nodi ferroviari più importanti del Nord Milano, capace di attrarre migliaia di pendolari ogni giorno, viene completamente ignorata.
L’area ex Isotta Fraschini avrebbe potuto diventare un punto di connessione strategico con la stazione, prevedendo parcheggi di interscambio, servizi e un’integrazione moderna con la mobilità urbana. Nulla di tutto questo è stato fatto. Una miopia amministrativa che pesa sul futuro della città.
Conclusione
Il progetto ex Isotta Fraschini non guarda al futuro di Saronno e non risponde all’interesse pubblico.
È il risultato di un’amministrazione che non ha saputo – o voluto – esercitare il proprio ruolo di guida, rinunciando a pretendere un progetto realmente utile alla città.
Si sta sprecando un’occasione storica per Saronno, sacrificando una delle aree più importanti a un intervento chiuso, privo di ambizione pubblica e completamente disallineato rispetto ai bisogni reali dei cittadini.
Lucia Castelli
Lega Lombarda Saronno
