sabato, Luglio 27, 2024
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Gilli e le bandiere stinte

Il vero obiettivo è la fascia bianco-celeste del Presidente del Consiglio Comunale o un po’ di visibilità pre-elettorale?

Un emerito sindaco come Gilli sa bene che le bandiere vengono sostituite mediamente una volta all’anno perché, a causa delle condizioni atmosferiche, sono soggette ad usura per il sole che le sbiadisce e per il vento che le strappa.

E un emerito sindaco come Gilli sa bene che queste attività vengono svolte ordinariamente dagli uffici tecnici senza bisogno di indicazioni politiche o sindacali.

E un emerito sindaco come Gilli sa bene che per sostituire le bandiere in Municipio serve noleggiare una piattaforma aerea; quale occasione migliore durante il lavaggio delle vetrate della sede comunale? È opportuno far salire un operaio su un trabattello, incorrendo in rischi per la sua sicurezza, o preferiamo aspettare qualche settimana? Ai tecnici comunali le opportune valutazioni.

Quest’anno, causa lockdown, la pulizia delle vetrate è stata rinviata e così la sostituzione delle bandiere. Stesso discorso per le altre bandiere esposte fuori dalle sedi pubbliche come le scuole: sostituzioni programmate per le elezioni amministrative, rinviate anch’esse per l’emergenza sanitaria.

La critica sembra dunque essere più che altro rivolta alla fascia bianco-celeste del Presidente; possiamo supporre che il giudizio negativo sia dovuto esclusivamente al fatto che la fascia non è stata introdotta da Gilli bensì da Fagioli e questo deve dargli particolarmente fastidio.

Quando Gilli introdusse la bandiera e modificò il gonfalone, nel corso del suo mandato, probabilmente nessuno prima ne aveva mai sentita la necessità, sebbene Saronno avesse già festeggiato da tempi i quarant’anni da Città vivendo tranquillamente anche senza una bandiera ed un gonfalone riadattato secondo la volontà del sindaco pro tempore.

Vogliamo dunque catalogare anche le creazioni di Gilli come scelte capricciose e vanitose?

No. Semplicemente ciascuno, a suo tempo, ha ritenuto opportuno dotare la città di simboli comunitari adeguati.

Mancava la fascia del presidente del consiglio, seconda carica istituzionale della città e massimo rappresentante dei consiglieri eletti dai saronnesi. Ricordiamo all’emerito sindaco Gilli che molti altri comuni sono dotati di fascia ed in particolare Treviso ne fornisce una a ciascun consigliere comunale: tutti capricciosi e vanitosi?

Cosa c’è di male ad aver scelto i colori della città per identificare il presidente del consiglio comunale?

Caro Gilli, ha tanta esperienza amministrativa sulle spalle: non si abbassi al livello critico di un qualunque candidato alla sua prima volta.