lunedì, Aprile 29, 2024
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Airoldi e la Saronno insicura

Il sindaco Airoldi paragona il corteo storico della Sagra di Sant’Antonio a quello degli anarchici.

Il sindaco Airoldi paragona il corteo storico della Sagra di Sant’Antonio a quello degli anarchici.

Il paragone non regge. Appare anzi come un clamoroso autogol ed è facile dimostrare le ragioni di tale affermazione: il corteo storico, autorizzato e senza scorta, scorre tranquillo in città senza che nulla sia danneggiato; il corteo anarchico, non autorizzato e sotto tutela delle forze dell’ordine, porta dietro di sé una scia di danneggiamenti a strutture pubbliche e private. È evidente che la colpa non va ricercata, caro sindaco, in chi ha controllato il corteo anarchico, casomai tra i pochi manifestanti che hanno approfittato della manifestazione per compiere atti vandalici che poco hanno a che vedere con le legittime rimostranze proclamate con cori e striscioni.

Il sindaco si lava la coscienza affermando “chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico, valuti attentamente i rischi e adotti le contromisure sufficienti ad evitare almeno i danneggiamenti”. Meno di due settimane fa a margine del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica Airoldi commentava “Come Saronno abbiamo evidenziato al Prefetto, al Questore e alle massime autorità delle forze dell’ordine le problematiche più care alla nostra città in termini di sicurezza. A cominciare da una forte esigenza di rafforzamento […], fino ad arrivare ad una gestione più attenta della questione Telos […]”.

Certo, in dieci giorni non si può risolvere ogni problema, ma affermare che quanto è accaduto sabato scorso sia colpa delle forze dell’ordine non fa onore al Sindaco e suona quantomeno come un’accusa di inerzia indirizzata a Prefetto e Questore. E anche, di riflesso, un’accusa di inefficienza alla Polizia Locale di cui il Sindaco è diretto responsabile oltre ad essere Assessore alla Sicurezza. Ci troviamo dinanzi al paradosso di un Sindaco che accusa sé stesso.

Signor Sindaco, comprendiamo la sua difficoltà nel gestire una maggioranza eterogenea, ma non si può ribaltare la realtà a proprio uso: la colpa è sempre e comunque di chi commette atti illeciti.

Raffaele Fagioli  – Lega Lombarda Saronno