domenica, Ottobre 6, 2024
Ambiente e territorioViabilità e traffico

Ritorna la città dei 30 km/h

Ci permettiamo di suggerire all’amministrazione di confrontarsi sulle opere da realizzare per evitare di creare zone a 10 km/h senza alcun senso.

Prendiamo atto con soddisfazione del rifacimento di alcuni attraversamenti pedonali e di alcune opere stradali necessarie per garantire la maggior sicurezza di quei cittadini che vivono la città a piedi. Il periodico rinnovo della segnaletica orizzontale e verticale è garanzia di sicurezza per il pedone.

Qualche perplessità tuttavia emerge riguardo il cosiddetto dosso rialzato che è stato collocato in via Miola, nei pressi della rotonda del nuovo supermercato Tigros.

Concordiamo sul fatto che, grazie alla tangenziale est di Saronno, l’asse di via Larga, Miola e Piave è diventato di stretto uso urbano e come tale debba essere rallentato il flusso di automobili per incentivare l’uso della tangenziale est a più rapido scorrimento.

Non concordiamo sul fatto di creare delle opere stradali su strade urbane principali per creare delle nuove zone a 30 km/h, anzi vista l’altezza del passaggio pedonale rialzato, si dovrebbe parlare addirittura di zone a 10 km/h.

Quale ragione ha indotto l’Amministrazione Comunale ad aggiungere un dosso alla rotatoria, che già svolge efficacemente la funzione di rallentare il traffico veicolare se non quella di voler imporre una nuova zona a 30 km/h senza alcun confronto con i cittadini?

Il cosiddetto dosso rialzato di via Miola è troppo alto ed è sufficiente soffermarsi qualche minuto nei pressi del dosso rialzato per “sentir grattare” qualche parafango!
L’amministrazione Porro era stata criticata perché aveva posizionato cartelli di 30 km/h all’ingresso di ogni quartiere senza creare opere che riducessero la velocità delle auto.

Ora l’amministrazione Airoldi usa in malo modo i soldi dei cittadini per rialzare gli attraversamenti pedonali dove non servono. Su quello stesso asse viario sarebbero da rialzare ben altri passaggi pedonali come ad esempio quello all’incrocio con via Frua, quello alla fine della pista ciclabile all’incrocio con via Don Primo Mazzolari, quello di fronte al Tigros che congiunge le due piste ciclopedonali di via Don Marzorati e via Bergamo, quello di fronte alla piscina, quello in zona Aquilone, via Ungaretti e all’uscita del tunnel per la Cassina Colombara. In zona c’è anche il pericoloso attraversando pedonale di via Bergamo all’altezza di via
Valtellina.

Ci permettiamo di suggerire all’amministrazione di confrontarsi sulle opere da realizzare per evitare di creare zone a 10 km/h senza alcun senso.

No al ritorno delle zone a 30 km/h in città. No alla propaganda.

Angelo Veronesi, Lega Lombarda Saronno
Lucia Castelli, Lega Lombarda Saronno