giovedì, Aprile 18, 2024
Ambiente e territorio

La giunta green che distrugge gli alberi

Prosegue lo stillicidio di abbattimenti di alberi ad alto fusto nel silenzio assordante del “comitato di via Roma Salviamo i bagolari” e delle altre sigle verdi cittadine.

Abbattimento di tutto un filare di piante in via Cattaneo, abbattimento di due querce secolari al Pala Dozio, abbattimento in piazza Croce, abbattuti anche gli alberi nel parcheggio di via I maggio e i bagolari in Corso Italia. Tutto nel silenzio assordante del comitato di via Roma Salviamo i bagolari.

Al grido di “Saronno siamo noi”, e voi non siete niente, come diceva il ben noto Marchese del Grillo del film di Alberto Sordi, ci troviamo di fronte a una dicotomia di giudizio. Quando l’assessore Franco Casali era in opposizione abbattere le piante, anche quelle malate, era un crimine peggiore di un omicidio. Oggi come assessore, invece è tutto lecito. Bisogna dargli il premio del boscaiolo per l’abbattimento delle piante.

Piantumare 9 alberelli al posto degli 8 castagni di alto fusto di via Milano e delle due querce secolari del Pala Dozio non preserva il volume di verde esistente e non preserva la quantità di ossigeno generata dalle storiche piante.
Chissà cosa ne dice il suo caro amico al ministero dei Beni Culturali. I castagni di via Milano non sono da preservare secondo Casali? Secondo noi e secondo la maggioranza dei cittadini i castagni di via Milano caratterizzano il viale da tempo immemore. La storicità dei castagni in via Milano è una storicità da preservare. Ci sono sicuramente altre soluzioni tecniche che possono preservare i castagni e nel contempo garantire una migliore fruibilità della pista ciclabile. Altrimenti scendere per qualche metro dalla sella della bicicletta per fare il sottopasso potrebbe essere una scelta migliore per preservare gli 8 storici castagni.

L’assessore ci ripensi e pensi a mantenere il volume di verde che ha distrutto in città sotto la sua responsabilità.

Angelo Veronesi Lega Lombarda Saronno

alberi abbattuti in via Primo Maggio – non sembrano malati