Claudio Sala. Bocciato il bilancio
del consigliere comunale Claudio Sala
Il bilancio di previsione del comune di Saronno targato Airoldi è ancora una volta, la solita narrazione trionfalistica che cerca di dipingere una città in ripresa, un’ amministrazione coesa e lungimirante e un futuro radioso per i cittadini, ma la realtà dei fatti racconta tutt’altra storia. Prima di entrare nel merito politico della questione è utile ricordare cosa sia un bilancio previsionale e quale sia la sua importanza, il bilancio di previsione è il documento fondamentale attraverso il quale l’amministrazione stabilisce come intende gestire le risorse pubbliche nei prossimi anni, è lo strumento che traduce le promesse elettorali in azioni concrete e che dovrebbe garantire sviluppo, sicurezza servizi e decoro. Ma qui a saronno anno dopo anno questo documento viene usato come semplice esercizio retorico per cercare di nascondere l’inefficienza e l’incapacità amministrativa di chi ha governato. Il problema principale di questa amministrazione è la sua insostenibile litigiosità interna, una maggioranza che anziché concentrarsi sulla gestione della città, ha passato il tempo a combattersi al proprio interno, bloccando il lavoro amministrativo con conflitti personali di potere. Non c’è stata visione politica, non c’è stata programmazione, solo scontri e paralisi, eppure ogni anno con puntualità quasi comica venivano presentati bilanci previsionali che sembravano usciti da un mondo parallelo. Parole altisonanti, obiettivi ambiziosi, tante pronesse, ma il risultato di questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti: Saronno non è una città sicura, con gravi problemi di ordine pubblico sempre minimizzati con risposte tardive e insufficienti. Il decoro urbano è rappresentato da una città sporca e degradata, dal centro alle periferie. Saronno non è una città attrattiva, le attività economiche faticano, la città è spenta e priva di una propria identità, alle 19.00 Saronno è deserta. E poi c’è la questione dell’area ex Isotta Fraschini, il simbolo del fallimento amministrativo di questa giunta. In campagna elettorale questa amministrazione ha fatto la sua fortuna promettendo un grande rilancio della città proprio attraverso la riqualificazione di quest’area, un progetto ambizioso che avrebbe dovuto rappresentare il punto di svolta per Saronno, il motore di un nuovo sviluppo urbano economico e sociale, ma oggi, ad un anno dalla fine del mandato, cosa è stato fatto? Nulla, il silenzio dell’amministrazione su questa vicenda è assordante, non una parola chiara sul futuro dell’area da parte del Sindaco. Solo incertezze e promesse non mantenute, e nel frattempo la società che dovrebbe occuparsi del progetto accusa apertamente l’ amministrazione di non voler far decollare il progetto, ma ancora una volta si cerca di guadagnare tempo senza assumersi responsabilità. Questa amministrazione non ha saputo governare questa città è sempre stata impegnata a litigare e a spartirsi il poco potere a disposizione dimostrando di essere incapace di gestire una città come Saronno, e oggi ci troviamo di fronte l’ennesimo bilancio previsionale che non fa altro che ripetere le stesse promesse e gli stessi proclami senza dare alcuna reale prospettiva di miglioramento. In sintesi questo bilancio previsionale è come la nuova aula consigliare, tanta immagine, tanti colori, ma all’atto pratico si è rivelata poco funzionale, sia al servizio del consiglio che dei cittadini che ci ascoltavano da casa.